Giro di Romandia 2019, Küng al settimo cielo: “Sapevo di dover andare in fuga e poi staccare tutti”

Stefan Küng ha dimostrato una volta di più di avere un grande feeling con il Giro di Romandia. Delle sue dieci vittorie in carriera, ben tre sono arrivate su queste strade: la prima volta nel 2015 da neoprofessionista, la seconda nel 2017 e la terza oggi, con splendida azione solitaria negli ultimi 20 chilometri. Per un abituato a vincere perlopiù a cronometro, è curioso notare come tutte e tre queste vittorie siano arrivate in tappe in linea. Oggi ha sfruttato le strade scivolose per mettere in scacco il gruppo, che non è riuscito a recuperargli nemmeno un secondo negli ultimi 15 chilometri, se non quando il 25enne di Wil ha smesso di pedalare per assaporare la vittoria.

Per lui, la settimana si può già considerare un successo: “Ormai sono quasi abituato a vincere qua – spiega Küng – È incredibile, avevo studiato il profilo altimetrico e in più era prevista pioggia. So che nelle strade svizzere è difficile trovare un lungo rettilineo, ci son sempre molte curve, quindi dietro era difficile organizzarsi dietro. In più c’erano più di 2000 metri di dislivello, il che è buono per una fuga. Sapevo di dover centrare la fuga e poi staccare tutti. Sono riuscito a fare entrambe le cose, quindi sono molto contento”.

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